SUMMER CAMP AITA CUS CATANIA: LA SUA STORIA TRA SPORT E INCLUSIONE SOCIALE

“Includiamo giocando” è il motto dei Summer Camp Aita: anche quest’anno inizieranno a giugno e dureranno dalle 3 alle 7 settimane, a seconda della sede.
Da quasi 15 anni Progetto Aita Onlus organizza dei campus estivi con un unico obiettivo: creare un contesto naturale di inclusione e di apprendimento sociale,
in cui integrare bambini a sviluppo tipico con bambini con disturbi del neurosviluppo.
Sparsi in tutta Italia, da Nord a Sud, i Summer Camp hanno ovunque una storia da raccontare: partiamo da Catania.

La Storia

Non è un caso che il primo campus estivo promosso dall’Associazione Progetto Aita Onlus sia proprio quello che si svolge presso il Centro Sportivo Universitario (Cus) di Catania. Una collaborazione con Progetto Aita iniziata nel 2001 e andata avanti nel tempo, sempre all’insegna della solidarietà e dell’inclusione sociale.
Il progetto è nato da un’idea del Dott. Luigi Mazzone, presidente dell’Associazione e attualmente anche commissario straordinario del Cus Catania: «Da 18 anni Progetto Aita collabora con il CUS Catania nell’ambito del Campus Estivo. Tale sinergia è realmente importante per la città di Catania in quanto permette una concreta ed efficace inclusione per molti bambini e ragazzi autistici, oltre a rappresentare un’importante supporto estivo per le famiglie».
In tal senso fondamentale il lavoro in tutti questi anni di Ivana Raneri, psicopedagosista e coordinatrice del Summer Camp Aita di Catania fin da quando la collaborazione tra Progetto Aita e il Cus Catania è stata avviata: «Coordino il Campus di Catania sin dal primo anno e quest’anno per me sarà la sedicesima edizione! Fin da subito questa esperienza ci ha permesso di coglierne il valore e ci ha suggerito l’idea di esportarlo in altre realtà italiane».
«Abbiamo avviato, grazie al CUS, un vero e proprio progetto pilota che rappresenta un unicum in Sicilia. L’obiettivo è di affinarlo, passo dopo passo, in modo da poter offrire ad un numero crescente di bambini e ragazzi nello spettro autistico e non solo, la possibilità di praticare sport continuativamente in costante interazione con i coetanei», ha dichiarato Roberta Bottino, psicologa e psicoterapeuta specializzata in neuropsicologia dei disturbi del neurosviluppo, co-coordinatrice insieme a Ivana Raneri del Summer Camp Aita presso il CUS Catania.
«Ogni anno al Cus Catania inseriamo almeno 25 bambini, tra i 4 e i 14 anni con disturbi del neurosviluppo, insieme ai coetanei a sviluppo tipico, dando a loro la possibilità di vivere un’esperienza unica». A parlare è Alessandra Bottino, psicologa clinica e psicoterapeuta cognitivo comportamentale, che dal 2012 collabora con Progetto Aita e che in passato è stata co-coordinatrice del Camp di Catania: «Il Summer Camp Aita rimane un evento di grande crescita sia personale che professionale».
Lo scopo dei Summer Camp Aita è sempre stato duplice: da un lato aiutare le famiglie dei bambini/ragazzi con disturbo dello spettro autistico ad affrontare la gestione del tempo libero che durante le vacanze scolastiche, soprattutto quelle estive, diventa uno dei problemi più grandi che i genitori devono superare; dall’altro promuovere l’inclusione tra bambini con disturbi del neurosviluppo e bambini normotipici.

Programma

Lo sport nelle sue varie declinazioni è il vero protagonista del Summer Camp Aita, anche al Cus Catania: «Tutti i partecipanti, praticano ogni giorno moltissime attività sportive, in un contesto organizzato e strutturato come nuoto, calcio, scherma e molte altre», affermano Ivana Raneri e Roberta Bottino. In particolare le attività che il centro universitario sportivo propone sono organizzate e strutturate in tempi e spazi ben precisi, secondo un calendario che definisce gli sport giornalieri: Atletica, Arrampicata Sportiva, Badminton, Beach Volley, Bocce, Calcio, Calcetto, Danze Sportive, Hockey, Judo, Mini-Pallanuoto, Nuoto, Offball, Orienteering, Pallacanestro, Pallamano, Pallavolo, Rugby, Scacchi, Scherma, Tennis, Tennis-Tavolo. Tutte le attività ludico-sportive sono strutturate e individualizzate secondo le competenze di ciascuno dei partecipanti. A seguirle sono istruttori altamente qualificati. Si svolgono nella sede centrale del Cus Catania e al Pala Arcidiacono, dal lunedì al venerdì (8.00 alle 14.00). Nelle varie attività i bambini sono affiancati da tutor specializzati, in modo tale da facilitare l’inclusione con il resto del gruppo.
Che lo sport porti dei benefici e sia una carta vincente ne è assolutamente convinta anche la coordinatrice nazionale dei Summer Camp Aita, la psicologa e psicoterapeuta Laura Maria Fatta, che da anni in estate si sposta sui camp, per fare una supervisione pratica e ne segue, nel resto dell’anno, la progettazione: «Ho osservato, in questi anni, che lo sport oltre a rappresentare un fattore motivante e formativo diventa il mezzo per acquisire competenze socio- relazionali positive. Credo fortemente che le iniziative volte alla demedicalizzazione dei pazienti con disturbo dello spettro autistico siano cruciali per garantire una prognosi positiva e debbano rappresentare una frontiera necessaria da percorrere per cambiare i contesti sportivi e per sradicare i pregiudizi nei confronti della disabilità».

Manca poco per l’inizio della nuova avventura. Il Summer Camp Aita del Cus Catania vi aspetta dal 10 giugno al 26 luglio.
Per qualunque informazione sul campus potete seguire anche la pagina Facebook di Progetto Aita Onlus e del Cus Catania.
Per conoscere nel dettaglio il modello dei Summer Camp Aita ti consigliamo la lettura del libro Sport, Campus e Inclusione, edito da Erickson.
Le storie sui nostri Summer Camp continuano e saranno sempre disponibili sul sito www.progettoaita.it: il prossimo camp al centro del nostro racconto sarà quello di Roma…#staytuned!

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