Summer Camp Aita Napoli
La Storia
Progetto Aita Onlus continua il suo tour per l’Italia. Questa volta si ferma a Napoli. Anche qui dal 2014 è stata avviata una collaborazione, precisamente con la Società Sportiva Dilettantistica Europa presso l’Istituto Sacro Cuore.
«Negli anni abbiamo avuto modo di ottenere un riscontro positivo, quasi immediato, da parte dei bambini, i quali hanno la possibilità di mettersi in gioco nelle aree che sono per loro più problematiche attraverso lo sport». A confermare l’importanza delle attività ludiche nei Summer Camp Aita è proprio la Dott.ssa e psicologa Veronica Sanges, che coordina il camp di Napoli fin dalla sua prima edizione: «Al Summer Camp Aita la diversità si impara a conoscere
e si rispetta, dal divertimento condiviso quotidianamente, al superamento di ostacoli, attraverso il raggiungimento di piccoli obiettivi che ci si pone e che ogni giorno con estrema soddisfazione e talvolta fatica riusciamo ad ottenere».
Un’esperienza umana e professionale di rilievo per Veronica. Il tutto è frutto di una sinergia che si respira tra i tutor Aita e gli istruttori sportivi da un lato e l’accoglienza all’interno del contesto dall’altro: ecco che il bambino nello spettro autistico smette di essere
solo “autistico” per diventare un bambino come tutti gli altri.
Come dice Veronica «non più diviso tra una terapia e un camice bianco, “tenuto fuori” dal pregiudizio e dalla paura dell’etichetta che lo segna o accolto esclusivamente dagli occhi amorevoli ma stanchi ed impotenti dei suoi genitori. Il Summer Camp Aita è per lui un mondo senza barriere, pieno di stimoli nuovi e lo sport è un facilitatore senza limiti».
Ed è questa la carta vincente del campus Aita, che rappresenta soprattutto un’occasione per sperimentare al di fuori dell’ambito familiare e riabilitativo uno spazio di tempo libero, arricchito di attività positive e gratificanti, di condivisione e motivazione: un canale per
avviare l’esplorazione dell’ambiente, capire in modo graduale il piacere degli scambi intersoggettivi con l’altro e con il gruppo, in presenza di figure di riferimento differenti.
Continua Veronica: «A tutti i bambini, ciascuno con le sue difficoltà, il campus Aita ha offerto la possibilità di portare un sorriso a casa. Di tirare un goal, centrare un canestro, gioire di un piccolo successo e scambiare un abbraccio. Ce lo riferiscono ogni giorno i messaggi dei genitori, i loro occhi fiduciosi e quelli felici dei loro figli».
Le Famiglie
La vera conferma infatti arriva soprattutto dai genitori, come Maria che afferma: «M. è entusiasta del campus a tal punto che mi ha detto: “mamma voglio andare anche il sabato e la domenica!” La vostra competenza e professionalità si rispecchia nei bambini…sono felice di aver scelto questo campo estivo per mio figlio. Grazie a te e a tutti i tuoi colleghi».
E non è la sola: «Siamo molto contenti di come ha reagito G. e del lavoro che fate per ogni bambino. Non ci avrei scommesso che avrebbe giocato con altri bimbi, siamo senza parole», ha detto Renato.
«La mattina E. sorride sempre e chiede di essere accompagnato al campo a giocare. Quello che mi dice mi fa piacere perché si vede che sta veramente bene insieme a voi», conclude Maria Rosaria
La collaborazione con SSD Europa
Non solo le famiglie, ma lo stesso presidente della società sportiva SSD Europa, Mario Del Verme, è soddisfatto dell’esperienza Aita: «Abbiamo sposato la causa di Progetto Aita cinque anni fa, da subito è infatti nata una forte collaborazione e condivisione di intenti che ci ha portati a replicare negli anni questa esperienza sempre positiva. Il pensiero di fondo è che ci sia ancora molta difficoltà nell’accettazione e integrazione di bambini con diverse tipologie di disabilità, in contesti di “normalità”. Infatti attraverso attività ludico-sportive, ci impegniamo a creare attorno a loro un contesto accogliente e di condivisione attraverso il gioco».
Lo sport per la crescita e l’educazione dei giovani è il motto che infatti la società sportiva condivide con Progetto Aita Onlus. L’obiettivo che SSD Europa porta avanti per i bambini che seguono i corsi sportivi durante tutto l’anno è di saper accogliere e non isolare, non giudicare ed escludere il bambino che ha una problematica, ma anzi aiutarlo, giocarci insieme quando gli è possibile, rendendosi conto di quanto anche un semplice passaggio della palla a bordo campo sia qualcosa di enormemente importante.
«Attraverso il lavoro di Progetto Aita Onlus che permette l’integrazione dei bambini con disturbi del neurosviluppo, permettiamo anche una crescita umana e personale di tutti gli altri bambini, è importante che vivano contesti di gioco e di condivisione con chi ha maggiori difficoltà. Abbiamo un ottimo riscontro anche dalle famiglie, è importante porre l’accento e fare sensibilizzazione su certe tematiche che a volte passano ancora, purtroppo, inosservate», conclude Mario Del Verme.
Programma
Ogni anno 15 bambini con disturbi del neurosviluppo, con un’età compresa tra i 4 ed i 16 anni, vengono integrati con circa 50/60 bambini a sviluppo tipico. I bambini trascorrono tre settimane (Luglio) svolgendo giochi e sport, che vengono sapientemente individualizzati dai maestri. Nel corso degli anni i bambini hanno praticato diversi tipi di sport: calcio, basket, scherma, attività motoria, karate, giochi olimpici, giochi d’acqua, dodgeball e a partire da quest’anno anche nuoto. La giornata al camp di solito inizia alle 8.30, i bambini sono suddivisi per fasce d’età in quattro squadre formate da circa 10/15 componenti e a rotazione. Ciascuna squadra svolge tutte le attività fino alle 13:00.
Parte il conto alla rovescia per il Summer Camp Aita di Napoli…ci siamo quasi… dal 1 luglio al 19 luglio vivrete una nuova avventura!
Per qualunque informazione sui Summer Camp Aita potete seguire la pagina Facebook di Progetto Aita Onlus, e quella della società sportiva SSD Europa.
Le storie sui nostri Summer Camp continuano e saranno sempre disponibili sul sito www.progettoaita.it: la prossima tappa non ve la sveliamo… sorpresa #insiemeèpiùfacile!